Benedetta stanchezza. Quella forte, che non ti lascia le energie per prepararti la cena e ti permette solo di sorseggiare una birra mentre scrivi un pensiero su Facebook, in attesa che lo stomaco si metta a brontolare davvero. Benedetta stanchezza, seguita ad un lavoro tenace, che dura ormai da settimane e che oggi ha raggiunto il suo culmine. Forse, credo, spero. Una potatura super del noccioleto che mi sta impegnando, affaticando, stressando, appassionando ed entusiasmando molto, che sta convertendo la grezza energia in qualcosa di più fine… in vitalità. Ma benedetta stanchezza, adesso, in questi minuti, con lo sguardo sbarrato e le dita che corrono da sole sulla tastiera. Benedetta stanchezza, limite dell’essere umano, misura delle sue azioni e dei suoi pensieri, finalmente, un centro di gravità. Non tanto permanente, perché fra 10 ore sarò fresco come una rosa e l’avrò dimenticato, ma per ora, quel limite raggiunto attraverso lo sforzo, il sudore, l’impegno caparbio regala, conferisce senso. Benedetta stanchezza, oltre non si può andare.
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Non mi pare stagione adatta alle potature.
In effetti non è considerata tale, Claudio. Però andava fatta e non credo che arrecherà sofferenza in più alle piante. Anzi, le ferite da taglio si rimarginano prima; all’opposto, le temperature più elevate possono facilitare l’insorgere di malattie. Diciamo che la potatura dei noccioli viene svolta alla fine delll’inverno, quando il rischio di gelate è scongiurato (quelle sì che possono danneggiare gli alberi potati), per motivi pratici e condivisibili: i rami sono senza foglie e quindi queste non dovranno essere smaltite, la pianta si trova ancora in uno stato di sonno e, dopo i tagli, non produce nuovamente delle ricrescite. A parte questo, non credo però che in altri periodi sia sbagliato potare. Nel mio caso andava proprio fatto e la produzione di nocciole, quest’anno, pare essere proprio bassa in tutta la zona delle Langhe. Comunque sto scrivendo la storia di questa avventura che sta avviandosi alla conclusione e che pubblicherò a puntate sul blog. Ciao!
Sento, di tanto in tanto, un amico giardiniere che sbraita contro le potature dell’amministrazione comunale fatte, a suo dire, mai nei giusti tempi e senza competenze sulle modalità.
Io son nulla per farti osservazione.